I GIUSTI TRA LE NAZIONI

Ovvero 0,0012% della popolazione in età adulta

Il termine di "Giusto tra le nazioni" ha una doppia valenza: religiosa e laica. Nella tradizione ebraica è riferito ai figli di Noè - tutta l'umanità, compresi quindi i non ebrei - meritevoli del Paradiso in quanto fedeli alle Sette Leggi (proibizione di idolatria, omicidio, furto, promiscuità sessuale, blasfemia, crudeltà nei confronti degli animali e costituzione di un giusto ordinamento che ne garantisca l'osservanza).

L'accezione di "Gentile Giusto" è stata poi traslata in tempi moderni, e in senso secolare, per riferirsi a tutti quei cittadini che mostrarono un incondizionato impegno e coraggio nel proteggere migliaia di vite dallo sterminio.
Chiunque venga riconosciuto meritevole dell'onorificenza da parte della Suprema Corte di Israele è ricordato nel museo  "Yad Vashem", ottiene la cittadinanza onoraria e ha inoltre accesso a forme di sostegno economico o assistenziale, se indigente. 

Al gennaio del 2012 il titolo era stato conferito a 24.356 cittadini, perlopiù di nazionalità polacca (6.339), olandese (5.204), francese (3.513), ucraina (2.402) e belga (1.612).

Di seguito, un elenco parziale dei 524 Giusti italiani. Prima, una riflessione.

Al censimento del 21 aprile 1936, gli italiani erano poco meno di 43 milioni, e di questi circa 16.000 tra zero e diciannove anni (da "Statistiche storiche dell'Italia. 1861-1975", ISTAT, 1976). Consideriamo una popolazione, per difetto, di 42 milioni.
La domanda, che vuole invitare il lettore a una riflessione, è: se i "Giusti" sono stati lo 0,0012% della popolazione in età adulta, quanti i fiancheggiatori italiani della persecuzione dell'uomo sull'uomo?